Cosa sono le Porte di Comunità?

  • Le Porte di comunità sono spazi di ascolto, supporto e accompagnamento per tutti i cittadini.
  • Queste realtà, assieme all’Amministrazione comunale di Cervia, si propongono di delineare azioni di contrasto alla solitudine involontaria e progetti di welfare di comunità in linea con gli specifici bisogni identificati sul territorio.
  • Gli operatori e i volontari coinvolti si impegneranno a generare relazioni di buon vicinato promuovendo occasioni di incontro e partecipazione, in modo da sostenere concretamente tutti coloro che versano in condizioni di fragilità ed isolamento.

Grazie all’amministrazione comunale di Cervia in continuità con il progetto WELFARE DELL’AGGANCIO, l’Associazione Fattore-D si è attivata per portare avanti alcune attività, tra cui:

AZIONI DI PROSSIMITÀ

  • Self Help: Attivazione di piccoli gruppi di auto mutuo aiuto con cadenza mensile. Le tematiche ed i bisogni vengono accolti e sviluppati nel gruppo in base alle particolari necessità che emergono di volta in volta. Auto Mutuo Aiuto pone l’accento sul concetto di mutualità, intesa come scambio reciproco di aiuto. L’Auto Mutuo Aiuto si distingue per il ruolo centrale del gruppo e dei suoi scambi interni, caratterizzati dalla condivisione e dal reciproco sostegno.
    L’Auto Mutuo Aiuto ‐ A.M.A. ‐ è definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “l’insieme di tutte le misure adottate da non professionisti per promuovere, mantenere e recuperare la salute, intesa come completo benessere fisico, psicologico e sociale di una determinata comunità”. I gruppi di auto mutuo aiuto hanno una speciale importanza, poiché pongono valenza relazionale e solidale riconoscendo la capacità di trasformare il tessuto sociale e migliorare la qualità della vita dei singoli e della comunità. Il valore dell’auto mutuo aiuto si basa sull’intuizione che “chi è parte del problema è parte della soluzione”. Le persone, riunendosi in maniera volontaria e spontanea, attraverso il reciproco aiuto, possono realizzare obiettivi di crescita personale. Anche laddove i gruppi vengono attivati da organizzazioni associative sarà sempre la volontà delle persone a giocare un ruolo attivo, consapevole, responsabile nella costruzione del benessere del singolo e della collettività.
    Il gruppo A.M.A. (Auto Mutuo Aiuto) è un insieme di persone che hanno scelto volontariamente e in autonomia di trovarsi alla pari, intorno ad un tema o problema comune, nel desiderio di affrontarlo con altri.

AZIONI DI ORIENTAMENTO AI SERVIZI DEL TERRITORIO

  • Sportello di Incontro e Orientamento: In questo spazio viene attivato un percorso di ascolto e conoscenza del territorio (comunale, provinciale, regionale) aperto ai cittadini, in particolare a giovani e adolescenti, con lo scopo di entrare in contatto con le diverse realtà locali.

AZIONI DI ANIMAZIONE DI QUARTIERE

  • Laboratori di narrazione collettiva: Non si tratta di una proposta autobiografica e neppure terapeutica, per quanto in ogni storia l’autore metta inevitabilmente qualcosa di sé e da ogni storia possa trarre consapevolezza e fiducia per superare alcuni intoppi interiori. Non è un laboratorio della sintassi né per insegnare la bella scrittura. Il centro dell’esperienza è nel pensare la trama. Tanto meglio se due o più persone possono farlo insieme. Il processo che collega idee, immagini, meccanismi narrativi. In un gruppo riunito nella stessa stanza il nocciolo della storia rimbalza, cambia, devia, si precisa e si arricchisce da un giocatore all’altro allenando il gruppo su alcune competenze necessarie: far sì che ci sia spazio e ascolto per ciascuno, mettere ciò che è proprio a disposizione degli altri, prendere da un compagno quello che piace e dichiararlo non per scipparlo ma per dargli valore. È bello che la storia sia di gruppo e nessuno possa dire “mia”. È un’esperienza vitale per ciascuno sentirsi parte di una mente collettiva, divenire nel tempo del gioco un tutt’uno con la propria maschera proprio come nel teatro, ma con il vantaggio che con le parole possiamo fare anche quello di cui non siamo capaci: un salto mortale, salire sulla luna, ammaestrare le onde del mare. È, in questo senso, un’esperienza di libertà. Nella realizzazione finale, quando c’è, si possono mettere a frutto i talenti di ciascuno: chi scrive, chi disegna, chi è bravo a colorare, chi ha fantasia per i titoli, oppure recita la storia, o la sa raccontare.
  • Open studio arte terapia: Lo “studio aperto” o “open studio”, è un intervento di arte terapia in cui ogni partecipante lavora per conto proprio, ma in gruppo: ci si sente parte di un tutto e questo influisce positivamente sul dialogo interiore. In uno spazio accoglientesi trovano a disposizione i materiali adatti alla creazione di immagini (disegni, dipinti, collage, oggetti, testi); ogni partecipante può gestire il proprio tempo liberamente (entrare quando vuole e restare quanto vuole, prendere le pause che gli servono, decidere quando l’immagine è terminata); per concludere, è possibile condividere la propria immagine con l’arte terapeuta che è sempre presente e ha un ruolo di osservatore partecipante e mediatore/facilitatore del processo creativo. L’unica regola è il silenzio a favore dell’ascolto di sé e nel rispetto delle altre persone presenti.
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